San Giorgio Val Codera

ACCESSO: Da Como seguire indicazioni per Chiavenna- San Moriz. Arrivare a Novate Mezzola (207 m), passare il centro abitato, attraversare il ponte sul Codera, girare a destra verso il nuovo ampio parcheggio. Si può lasciare qui la macchina oppure continuare fin dove si riesce dopo il parcheggio svoltando a sinistra e parcheggiare a lato strada. 

TEMPO DI PERCORRENZA: 1h15' 

DISLIVELLO: 541 m 

DIFFICOLTÀ: E 

NOTE: Il sentiero, prima su uno sterrato, passato il cancello di una cava, comincia subito ripido e faticoso e continuerà così fino alla nostra meta. Passati i primi tornanti già si gode una bellissima veduta sul lago di Mezzola e sulla vallata di origine glaciale. Proseguiamo su questo lungo serpentone guadagnando quota rapidamente con qualche pausa per riprendere fiato. Il sentiero diventa roccioso a gradini in un bel bosco arioso. Alla nostra destra il lago appare sempre più bello e si intravede anche il Lario, le case iniziano a diventare piccole e le montagne sopra di noi sempre più selvagge. Ci riposiamo arrivati a una croce di pietra e riprendiamo il cammino. Finalmente raggiungiamo la quota (748 m), c'è un caseggiato diroccato che passiamo e seguiamo le indicazioni per il paese. Una breve discesa e poi, voltato l'angolo, raggiungiamo il piccolo borgo. Anche se raggiungibile solamente a piedi appare vivo, non abbandonato: c'è qualche camino che fuma, qualche baita ancora aperta. Ci fermiamo ad ammirare il panorama dal Belvedere e la graziosa chiesina in pietra. Ci godiamo il silenzio di questo paesino montano così affascinante e ricco di leggende e storia. Sono stati ritrovati massi cupelliformi e incisi con ramificazioni e canaletti paragonabili a quelli trovati in Val Camonica e risalenti all'Età del Bronzo. Anche i Celti hanno lasciato delle tracce: degli ammassi di pietre che circondano la località Sagràa di Pagàn (attorno al cimitero) alludono a un'antica necropoli. Inoltre i due massi avello sono stati attribuiti al V secolo; secondo la tradizione San Giorgio e il suo cavallo si sarebbero qui dissetati dopo il duello con il drago. Una visita meritano il piccolo museo e la chiesa.



















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