Forte di Monte

DATI:  Forte di Monte (forte Mollinary) a Sant’Ambrogio di Valpolicella (410 m)

DESCRIZIONE PERCORSO: a Sant’Ambrogio di Valpolicella, seguire le indicazioni per la frazione di Monte. Arrivati a un lavatoio in pietra, si lascia l’auto e si prende la stradina a sinistra che scende. Si arriva a un sentiero sterrato quasi pianeggiante che conduce in cinque minuti al forte.
Dal forte è visibile la Val d’Adige fino al Garda e proprio di fronte, arroccato, c’è il forte di Rivoli.

Un po’ di storia

Il forte di Monte (o forte Mollinary in onore di un generale austriaco) fu edificato dagli austriaci, su volere di Radetzky in persona, nel 1849 in pieno risorgimento italiano.  Si trova arroccato a picco sulla Val d’Adige in una posizione strategica e fa parte della rete di fortificazioni volta a proteggere i confini austriaci (vicino c’è infatti il forte di Ceraino). 
Nel 1866 con l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, il forte passò nelle mani del Regio Esercito e venne ammodernato e ribattezzato Forte Monte.
Durante la seconda guerra mondiale, il forte fu semi distrutto da un’esplosione provocata dalle polveri da sparo abbandonate dall’esercito tedesco in fuga; inoltre fu anche bombardato e questo determinò il crollo del muro esterno. Fu poi preso a cannonate dall’esercito anglo-americano durante la liberazione, per evitare possibili attacchi. 
Oggi il forte, di proprietà privata, versa in stato di totale abbandono anche se la vegetazione viene curata da qualche volontario che rende la visita possibile. 

La struttura

L’edificio si sviluppa per due livelli (il terzo ‘sotterraneo’ è pieno di macerie).
Il forte è costruito con la pietra locale di Sant’Ambrogio (rosso ammonitico).
La pianta è molto irregolare dovendo adattarsi alle irregolarità del terreno: si trova su uno sperone roccioso sulle pendici del monte Pastello.
È costituito da due batterie: una frontale diretta a ovest in forma di casamatta e una accanto con posizioni scoperte per l’artiglieria. Le feritoie per l’artiglieria sono ancora ben visibili e si trovano sui due piani (al piano inferiore c’era la fucileria).  Nel cortile c’era altra artiglieria.
A difesa del forte c’è un fossato e si accedeva tramite un ponte levatoio. 
La guarnigione era costituita da compagnia di fanteria e fino a un centinaio di artiglieri. Nel 1866 il forte era armato con 20 pezzi di artiglieria di vario calibro.

Siamo stati accompagnati in questa magnifica location dal nostro caro amico Gregory Balzi, stuntman professionista ed amante della fotografia. Ecco i link alle sue pagine:




















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