Miniera Schilpario



LOCALIZZAZIONE: Lombardia - Valle di Scalve - Schilpario (BG) 

ACCESSO: Arrivare al paese di Schilpario, proseguire verso Località I Fondi, seguire le indicazioni per il parco minerario “Andrea Bonicelli”. Si può parcheggiare l'auto all'ingresso del parco. 

INDICAZIONI: La temperatura all'interno della miniera è 8°C costante, si consiglia un abbigliamento adeguato e impermeabile. Il percorso di 1h 30' prevede una tratta in trenino e poi una visita guidata a piedi, consigliamo quindi di indossare scarpe chiuse e sicure per la presenza di umidità e fango sul sentiero. 

APERTURA: Luglio e agosto tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 13:30 alle 17:30. 
Negli altri periodi le visite si effettuano solo festivi e prefestivi o su prenotazione per i giorni infrasettimanali (per gruppi). Per informazioni aggiornate controllare il sito della miniera di Schilpario o contattare Anselmo Agoni 3478163286

La Valle di Scalve è formata dal Torrente Dezzo e confina con tre province lombarde: Sondrio, Bergamo e Brescia. Da millenni questa valle è famosa per l'estrazione del ferro: persino i Camuni estraevano il ferro dai minerali che affioravano sulle cime delle montagne a oltre 2000 metri di quota. Fu nel XV secolo che la Repubblica di Venezia istituì la prima legge sulla concessione mineraria; le condizioni di estrazione rimasero precarie fino al 1600 quando venne introdotta la polvere da mina che facilitò il lavoro dei minatori. Fino al '900, quando sopraggiunsero le grandi aziende siderurgiche come la FALCK, il lavoro era manuale e sfruttato, i minatori pagati a cottimo e per il trasoporto del minerale all'esterno venivano impiegati i purtì: bambini fino a 16 anni d'età che caricavano nel gerlo fino a 30 chili di materiale per 12 ore al giorno. In seguito arrivarono le prime perforatrici ad aria compressa, le ferrovie decoville, pale meccaniche e teleferiche per il trasoporto, i minatori erano salariati e le condizioni migliorarono sensibilmente. Il nemico più grande del lavoratore rimaneva la silicosi per l'inalazione continua delle polveri e l'aspettativa di vita era in media 40 anni, se non si moriva prima per qualche incidente in minera (ed erano molto frequenti). L'attività mineraria continuò fino al 1972 per cessare definitivamente. Il giacimento contiene ancora una quantità enorme di siderite e vene di barite ma i costi di estrazione sarebbero troppo elevati per riaprire la miniera. In secoli di lavoro furono scavati 60 km di gallerie, 4 dei quali visitabili.

A pochi chilometri da Schilpario consigliamo una visita alle rovine della Diga del Gleno


L'ingresso della miniera







I pali "sentinella". In caso di crollo erano i primi a spezzarsi e a dare l'allarme




Vene di Siderite

Lago artificiale. L'acqua è potabile ed è ricca di ferro






La perforatrice meccanica


Il gerlo dei purtì

Pozzo di 90 metri per lo scarico dei materiali ai cantieri inferiori












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