ACCESSO: Da Chiesa in Valmalenco prendere la direzione Franscia. Arrivati al paese proseguire
ancora in direzione Campo Moro per una stretta strada di montagna che poi diventerà sterrata. Si
raggiunge il primo bacino, il Lago di Campo Moro e si prosegue fino al muraglione della seconda
diga, quella dell'Alpe Gera (2051 m) . Si può parcheggiare la macchina qui oppure ci si può
portare un po' più in alto, passando una sbarra vicino alla casa del custode. Qui inizia un
camminamento in cemento che porta alla diga.
TEMPO DI PERCORRENZA: 1 ora
DISLIVELLO: 334 m
DIFFICOLTÀ: E
NOTE: Con la neve l'accesso alla diga è chiuso. Trekking leggero verso un panorama sul
ghiacciaio. Il giro del Lago di Gera è fattibile in 2h30' circa.
Arrivati sul camminamento della diga girare a sinistra, è infatti il percorso più breve verso il rifugio.
Si percorrono tutti i 500 metri di lunghezza dello sbarramento fino all'inizio del sentiero che sale
dolcemente ai piedi del Sasso Moro. Quasi subito sovrastiamo il bellissimo lago, di un colore
azzurro-verde. Il sentiero procede nel fianco della montagna, sotto di noi dei ripidi pendii a volte
erbosi dove crescono i larici a volte rocciosi attraversati da rigagnoli di acqua. Continuiamo a salire
e dopo un'ora circa raggiungiamo il rifugio. Davanti a noi il ghiacciaio Fellaria scarica slavine e
pietre con dei cupi rombi. La natura in questa stagione è pietra, neve e qualche ciuffo di erba gialla.
Ci godiamo gli ultimi caldi raggi di sole prima di rientrare.
Il rifugio Roberto Bignami all'alpe Fellaria (2385 m) fu costruito nel 1957 ed è dedicato al
consigliere della sezione del CAI di Milano scomparso nell'attraversamento di un torrente durante la
marcia di avvicinamento al monte Api (7132 m, Nepal).
L’alpe Fellaria a 2400 m è uno dei più alti alpeggi alpini. Ci sono delle baite abitate d'estate fino
agli anni '70 da famiglie di Lanzada che portavano il bestiame a pascolare.
La diga di Gera è il secondo e più grande sbarramento idroelettrico che occupa la parte alta della
valle di Campomoro. È stata costruita dall’impresa Italstrade fra il 1960 ed il 1965 ed è una delle
più grandi d’Italia. Il muraglione eretto con 1.800.000 metri cubi di calcestruzzo, ha un’altezza di
110 metri e può contenere 65 milioni di metri cubi d’acqua. La diga è alimentata dal torrente
Còrmor le cui acque scendono dalla vedretta di Fellaria orientale, dal torrente della Val Poschiavina
e dal torrente Scerscen le cui acque sono convogliate qui tramite una galleria di 4 chilometri.
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