Diga di Rescia



ACCESSO: Da San Fedele seguire le indicazioni per Porlezza, seguire la Provinciale fino a Rescia, passare la cascata sulla destra e pacheggiare dopo la piccola galleria sulla sinistra.

TEMPO DI PERCORRENZA: 30 minuti

DIFFICOLTÀ: EE

NOTE: Terreno scivoloso e sdrucciolevole piuttosto esposto nella prima parte. Ci sono tre punti in cui bisogna strisciare sotto i tubi della diga. Il percorso inizia salendo delle scalette in pietra nascoste accanto alla cascata (quella con i 2 tubi). Si riconosce perchè l'erba è tagliata. Il sentiero sale ripidamente a zig zag a strapiombo sulla strada. Proprio in questo tratto è molto insidioso: la vegetazione copre la fine del sentiero quindi cerchiamo di camminare a monte. Si prosegue seguendo la tubazione fino a strisciarle sotto e poi si continua salendo alcune scalette in cemento; qui la vista è vertiginosa, la pendenza è altissima, i tubi scendono a picco verso il lago. 
Dopo questo tratto incontriamo il letto del torrente in secca e continuiamo in un bel bosco arioso di latifoglie. Si continua fino ad arrivare a una strada sterrata: a sinistra si arriva nella bellissima chiesetta di Santa Giulia, noi attraversiamo il ponte e seguiamo ancora il tubo, giriamo l'angolo ed ecco lo sbarramento costruito nel 1901. In pochi sanno che esiste, ma grazie a questo laghetto aritficiale, è arrivata la corrente in Val d'Intelvi agli inizi del '900. Oggi la diga è di proprietà di Edipower e attualmente l'impianto produce 3 milioni di kilowatt all'anno. Una ripida scalinata ci porta al cancello dell'impianto, dove possiamo ammirare il lago e una profonda grotta dove sgorga l'acqua che viene incanalata nel tubo.


La centrale elettrica, si può vedere lo scarico dell'acqua turbinata


Il sentiero sale a zig zag costeggiando i tubi








Finalmente arrivati allo sbarramento



La scala che porta all'ingresso della diga


Il piccolo bacino


La grotta


La chiesa di Santa Giulia, a pochi minuti dalla diga






Vista sul Ceresio dalla chiesa di Santa Giulia


Nelle vicinanze visita anche le Grotte di Rescia

2 commenti:

  1. Camminata bellissima!
    È bello sapere che non sono l'unico a conoscere la suggestiva e nascosta diga di Rescia!

    Per un appassionato di impianti idroelettrici come me è meta di camminate frequenti dato che vivo in valle Intelvi, e come giustamente puntualizzato nell'articolo, la diga fornì la prima energia elettrica alla Valle Intelvi nel 1901.

    Solo un piccolo appunto, il "torrente in secca" descritto nell'articolo è in secca limitatamente ai periodi di scarse precipitazioni.
    Quando piove molto e la diga tracima, il torrente si riempe d'acqua formando una suggestiva cascata a lato strada.

    La grotta da cui sgorga l'acqua in cima alla diga è detta "Sorgente Tufera".

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  2. Che preziose informazioni, se riesco le inserisco su OpenStreetMap. Grazie!

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