Lago Nero dello Spadolazzo

DATI: Lago di Montespluga - Lago Nero dello Spadolazzo (2310 m)

DISLIVELLO: 400 m

DIFFICOLTA': E

TEMPO: 1.45 h

DESCRIZIONE PERCORSO:

Un trekking panoramico sopra il Lago di Montespluga accompagnato dalle marmotte.

Acqua, neve e profumi di alta quota.

Il Lago Nero si trova in una conca di origine glaciale, ai piedi del Pizzo Spadolazzo (2720 m) ed è coronato da taglienti cime tra le quali Punta Levis (2690 m).

Abbiamo trovato il lago ancora sepolto dalla neve, quindi la nostra meta è stata una cima erbosa proprio sopra.

Lungo il sentiero abbiamo incontrato parecchi nevai e abbiamo dovuto deviare dal percorso segnalato allungando un po’ i tempi. Con la statale 36, lasciata a destra la galleria che porta a Madesimo, continuiamo verso il Passo dello Spluga. Dopo aver superato la diga del Lago di Montespluga, esattamente al km. 145 (cartello ben visibile), prendiamo una sterrata sulla destra dove si può lasciare l’auto. Lì inizia il sentiero C13 per il Lago Nero dello Spadolazzo, segnavia bianco-rossi sempre evidenti e percorso mai esposto. Il sentiero sale subito tra l'erba e poi giriamo a sinistra. Dopo qualche metro quasi in piano, pieghiamo a destra e torniamo a salire tra erba e cespugli di rododendro. Continuiamo a seguire i segnavia sempre molto frequenti e attraversiamo un ruscello che bagna il sentiero. Saliamo tra erba, rododendri e felci. In basso a sinistra vediamo il ponte della provinciale che arriva a Montespluga con il lago. Lasciamo a sinistra una piccola pozza dove ci fermiamo per qualche foto e per ammirare la corona di monti innevati attorno: proprio sul lago di Montespluga si elevano il Piz di Pian e il Pizzo Ferré, davanti a noi il Pizzo Suretta. Siamo circondati da torrenti e cascate, c’è ancora molta neve e il paesaggio è surreale. Le marmotte si sono appena svegliate dal letargo e i loro gridi ci accompagnano lungo il percorso, ne vediamo anche qualcuna che si gode il sole sui massi. Proseguiamo in leggera salita tra pietre, erba e alcuni rododendri. Su di un masso vediamo i bolli, l'indicazione del sentiero C13 e una freccia rossa con la punta a destra. Pertanto seguendo il sentiero, saliamo a destra tra l'erba. La pendenza comincia a farsi sentire e saliamo con delle serpentine. Attraversiamo anche delle pietraie e qui comincia l’avventura. La neve è alta e non c’è nessuna impronta che abbia ‘testato’ il sentiero prima di noi quindi procediamo lentamente sperando che lo strato nevoso tenga, a volte si affonda tra un masso e l’altro fino alla cintura. Continuiamo a salire tenendo d’occhio i segnavia ma non potendo percorrere fedelmente il sentiero. Raggiungiamo una vecchia baita davanti alla quale c'è una spianata di pietre. Il tetto della baita è parzialmente crollato. Poco più in alto vediamo una seconda baita che oltrepassiamo. La salita prosegue ancora fino ad arrivare a un leggero piano; poco più avanti c’è un’enorme conca con le montagne rocciose a picco. Siamo arrivati alla sponda settentrionale del lago (2310 m). Avvistiamo l’omino di pietre che emerge dalla neve e cerchiamo di immaginare dove potrebbe cominciare la riva. Saliamo su una cima di erba che sovrasta lo sbarramento e dalla quale si può ammirare anche il Lago di Montespluga. Siamo affascinati da questa meta così selvaggia e quasi crudele con le cime affilate come rasoi e sfasciumi di enormi massi nel lago. Roccia, ghiaccio e silenzio rotto solo dall’ululato del vento.

Possiamo fermarci solo per poco ad ammirare tutta questa bellezza. La montagna ci caccia, non vuole intrusi per oggi. Scendiamo con la promessa di tornare per ammirare le acque del Lago Nero.

Il link alla nostra traccia su Wikiloc:

https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/percorso-scenografico-verso-il-lago-nero-dello-spadolazzo-49842795












































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